La Torre degli Sciri è una delle tappe da non perdere per chi visita Perugia per la prima volta. Questo monumento dalla grande importanza storica si innalza maestoso al termine di Via dei Priori, nel Rione di Porta Santa Susanna, ed è uno dei punti panoramici più suggestivi da cui ammirare Perugia dall’alto.
La Torre, alta 42 metri, è l’unica rimasta, nella sua interezza, delle torri che nel Medioevo caratterizzarono l’aspetto urbano della città di Perugia. Secondo gli studiosi a Perugia erano presenti tra le 42 e le 64 torri urbiche che le valsero il nome di “città turrita”. Di fatti, Tra il IX° e il XIII° secolo le torri avevano sia una funzione militare, sia simbolica: l’altezza di ogni torre era proporzionale al prestigio delle famiglie cittadine più eminenti. Nel tempo le torri sono state distrutte o abbattute in parte proprio perché simboli di potere.
Questa torre però sembra abbia potuto attraversare indenne i secoli, sia per il prestigio dell’antica famiglia degli Oddi, che aveva i suoi domini in questa parte della città, sia perché lo Statuto comunale del 1342 introdusse il divieto di distruggere o danneggiare tutte le torri senza distinzione. Successivamente, nel 1476, anche il Papa stabilì pene pecuniarie severe e perfino la scomunica, per chi avesse demolito le torri della città di Perugia, considerate il suo ornamento più bello.
La Torre degli Sciri: dal Duecento ad oggi
La Torre degli Sciri fu costruita probabilmente verso la fine del Duecento, come torre privata di un palazzo nell’insula di proprietà della famiglia degli Oddi, che la tenne fino al 1483. A seguito degli scontri sanguinosi con i Baglioni e al conseguente esilio degli Oddi nell’ottobre 1488, la proprietà dovette passare agli Sciri, come dimostra il nome ancora oggi conservato e lo stemma scolpito sopra un ingresso alla base del palazzetto addossato alla torre.
Sull’architrave della porta alla base della torre si può notare uno scudo araldico con un cimiero composto da una zampa di un gallo, rappresentante l’emblema degli Sciri. Lo scudo è affiancato dalle lettere “N” e “I”, che dovrebbero rimandare a Nicolaus Iacobi degli Sciri vissuto tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500. Poco sopra è visibile un tabernacolo con la dedica MATER DIVINA GRATIA ORA PRO NOBIS. Sullo stesso palazzetto, a circa 10 metri da terra, è visibile un altro stemma araldico con uno scudo dove è un leone rampante abraso, attribuibile agli Oddi, a indicare la precedente proprietà.
Nella seconda metà del ‘600 con l’estinzione della famiglia Sciri, la struttura passò in proprietà a Caterina della Penna, vedova degli Oddi, la quale decise di donare la torre e il palazzetto annesso alla terziaria francescana suor Lucia Tartaglini da Cortona. Suor Lucia nel 1680 vi fondò un collegio per ragazze povere, il Conservatorio detto di Suor Lucia. Questo istituto accoglieva fanciulle orfane e di umili origini, disposte a praticare una povera vita di preghiera e di lavoro, secondo la regola del Terz’Ordine francescano. Queste religiose venivano chiamate dai Perugini “becchette”, per cui la torre fu nota anche con il nome di “torre delle becchette”, mentre il nome di “torre degli Scalzi” le è derivato dal convento dei Carmelitani scalzi insediati nella prospiciente chiesa di S. Teresa. Successivamente subentrarono in questo edificio conventuale le suore Oblate di S. Filippo Neri, sotto la direzione dei Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, fino all’anno 2011, quando il complesso è diventato proprietà del Comune di Perugia ed ha avuto un importante restauro.
Grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale il Comune ha realizzato dei lavori di recupero, durati fino al 2015, che hanno permesso di restaurare la torre, potenziarne la fruibilità turistica e l’accessibilità.
Torre degli Sciri: una vista dall’alto su Perugia a 360°
A seguito dei lavori, la sommità della torre può essere raggiunta con una scala a rampe di ben 228 scalini. Arrivati in cima un panorama mozzafiato si offre agli occhi dei visitatori.
Posta in un punto strategico della città, la Torre degli sciri offre una vista dall’alto su Perugia a 360°. L’ideale è salire in cima dopo aver visitato il centro storico di Perugia in giornata: è possibile riconoscere ed individuare dall’alto alcuni dei luoghi più suggestivi della città e se si è fortunati si potrà godere del tramonto, il momento in cui la luce del sole calante si sposa perfettamente con i colori della città. Attualmente la Torre viene aperta al pubblico con regolarità a cura dei volontari dell’Associazione Priori ed ospita anche eventi culturali, tra cui mostre, concerti e osservazioni astronomiche.
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